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Intelligenza Artificiale applicata alla marketing automation?

L’intelligenza artificiale è l’argomento caldo di questi giorni: strumenti come ChatGPT e DALL-E stanno sbalordendo il pubblico, e solo ChatGPT ha registrato dieci milioni di utenti giornalieri dal suo rilascio avvenuto a novembre 2022.

Senza dubbio il tuo feed di Instagram o Facebook è pieno di persone che condividono le schermate delle loro “conversazioni” con ChatGPT, spesso per prendere in giro i grossolani errori commessi dalla piattaforma.

Ma l’intelligenza artificiale ha molte applicazioni anche a livello di business, dall’automazione dei processi manuali al monitoraggio dei dati in tempo reale, fino al targeting dei clienti con maggiore precisione. Con il ritmo del marketing digitale che procede alla velocità del suono, l’automazione può essere la chiave per tenere il passo.

Ecco alcuni modi in cui gli operatori del settore stanno cominciando a utilizzare l’IA nel loro lavoro quotidiano.

L’azienda di marketing digitale Theorem, per esempio, ha impiegato quasi due anni per addestrare i propri bot a imitare i flussi di lavoro umani nelle campagne di marketing alimentate dall’IA. L’addestramento dei bot consiste nel combinare l’automazione dei processi di marketing automation con il deep learning. Mentre l’apprendimento automatico aiuta a insegnare ai bot a copiare i compiti eseguiti dagli umani, il deep learning viene usato per scoprire le tendenze e i punti di interesse dei lead.

In qualità di azienda B2B, Theorem ha riscontrato un aumento del 50% della velocità nell’esecuzione delle campagne, una riduzione “significativa” dei tassi di errore e del dispendio di energie e un sistema di reporting ancora più rapido per i clienti.

Ma gestire la customer journey sta diventando sempre più complesso dal punto di vista dei dati.
I clienti vengono ingaggiati attraverso un numero sempre crescente di punti di contatto. La personalizzazione richiede una solida strategia di gestione dei dati, una comprensione di ciò che è rilevante per il cliente e un luogo in cui memorizzare e segmentare le informazioni necessarie.

L’automazione spesso va di pari passo con l’efficienza, in parte perché i bot possono sostituire gli esseri umani nell’effettuare i compiti più noiosi.
Inevitabilmente, ci sono alcuni “lavori sporchi” che gli esseri umani non amano fare, ma grazie ai più recenti sviluppi tecnologici esistono software che consentono di automatizzare i task più noiosi e le attività meno importanti e non strategiche.

Capita di dover inserire le stesse informazioni su più piattaforme diverse, ma da oggi è possibile delegare questo compito a un bot, che può prendere gli asset associati a un determinato ordine e aggiungerli a un sistema di gestione degli ordini, un CRM e persino in un sistema di ad-serving.

Per istruire i bot su come eseguire attività automatizzate e ripetitive con un input umano minimo o nullo, le più recenti intelligenze artificiali utilizzano una combinazione di apprendimento automatico, elaborazione del linguaggio naturale, analisi, automazione cognitiva e un modello chiamato human-in-the-loop (HITL).

L’HITL, uno dei più recenti sviluppi tecnologici, è una combinazione di machine learning supervisionato e apprendimento attivo in cui le persone addestrano, modificano e interagiscono in vari modi con un algoritmo in un ciclo di feedback continuo, per aiutare la macchina a ottenere prestazioni sempre migliori.

La speranza è che i bot permettano all’imprenditore e al suo staff di concentrarsi davvero sulle attività che rappresentano il core business dell’azienda.
Inoltre, parte della promessa dell’IA è che un giorno renderà le persone libere di pensare a questioni di ampio respiro, come la strategia e la creatività (almeno in teoria).

La visione che tutti condividono, ma che oggi non è ancora realtà, è che l’IA farà risparmiare tonnellate di risorse e tempo. L’impostazione e la manutenzione di una soluzione di IA richiede per ora ancora molta attenzione; ciononostante, cambierà inevitabilmente il nostro modo di lavorare e interagire con le aziende. Il targeting del pubblico basato sull’apprendimento automatico si è dimostrato molto produttivo dal punto di vista dell’ottimizzazione delle prestazioni.

La marketing automation basata sull’AI ha registrato un investimento aziendale globale di circa 94 miliardi di dollari nel 2021. Le aziende dipendono dai dati, e l’automazione del marketing basata sull’intelligenza artificiale aiuta i responsabili a scegliere in modo intelligente le informazioni importanti da estrarre da ogni interazione con i clienti e i lead. Solo raccogliendo le informazioni di contatto, i dati sul comportamento degli utenti sul sito e le preferenze di acquisto delle persone è possibile perfezionare i prodotti o i processi per migliorare il coinvolgimento dei clienti.

L’apprendimento artificiale può aiutarti a scegliere quali informazioni monitorare e seguire. L’indagine di Statista del febbraio 2022 ha rivelato che il 32% dei marketer ha potenziato la marketing automation con l’intelligenza artificiale per personalizzare le offerte e le email, oltre che per la pubblicità a pagamento.

Vediamo ora come l’intelligenza artificiale potrebbe cambiare la marketing automation nei prossimi mesi.

Dato che l’IA si occupa di algoritmi in grado di riprodurre capacità di pensiero simili a quelle umane, quindi di dedurre, generalizzare, ragionare, interpretare il significato, imparare dall’esperienza ed evolversi costantemente, ha trasformato il modo in cui le aziende interagiscono con il pubblico e gli utenti a cui sono destinate.

Oltre ad automatizzare le attività ripetitive, si possono analizzare i dati per valutare le risposte dei consumatori ai prodotti e al modo in cui vengono presentati.

Le aziende possono anche sfruttare l’intelligenza artificiale per capire come i clienti si relazionano con il loro brand e identificare i lead che hanno maggiori probabilità di essere convertiti in clienti. I marketer utilizzano l’intelligenza artificiale per automatizzare la pubblicità pay-per-click (PPC), il marketing sui motori di ricerca (SEM), la ricerca di parole chiave, la SEO e il social media marketing (SMM).

La marketing automation può facilitare enormemente l’utilizzo degli algoritmi di apprendimento automatico.
Le persone trascorrono molto tempo online alla ricerca dei migliori prodotti e servizi: secondo una recente ricerca di Salesforce, il 66% dei consumatori vuole che le aziende di e-commerce offrano consigli specifici sui prodotti come parte della loro strategia di personalizzazione. Il 52% degli acquirenti si aspetta invece di ricevere offerte promozionali dedicate.

L’intelligenza artificiale è in grado di inserire dinamicamente i prodotti nelle app, nelle pagine web o via email, in base ai dati assimilati sulle caratteristiche dei clienti, sui modelli di navigazione o sul contesto situazionale, al fine di creare un’esperienza di acquisto personalizzata: questi annunci dinamici adattano automaticamente i loro contenuti e le loro promozioni in base a ciascun utente.

Gli annunci dinamici di ricerca di Google non richiedono nemmeno più le parole chiave: ormai i crawler analizzano i contenuti dei siti web per abbinare ciò che gli utenti stanno cercando con le informazioni strettamente correlate presenti sul sito. Questa strategia guidata dall’algoritmo porta a un aumento delle visite e delle conversioni con un minimo sforzo.

L’intelligenza artificiale può ottimizzare e, soprattutto, apportare valore alle attività di marketing. Dunque, come si può applicare l’intelligenza artificiale con la marketing automation?

Il primo modo è certamente l’outbound marketing: contattare più volte un potenziale cliente non interessato non aumenterà le conversioni, anzi c’è il rischio che lo allontanerà dal brand per diverso tempo. L’intelligenza artificiale può analizzare i dati degli elenchi di prospect per determinare le probabilità di acquisto per ciascuno di loro: in questo modo, l’invio di email sarà efficace, le pubblicità sempre più pertinenti al pubblico target e le chiamate a freddo sempre minori. Tutte queste azioni contribuiranno a diminuire i costi aziendali, a mantenere alta la qualità e rendere ancora più proficua la tua azienda.

Il secondo è il marketing digitale: grazie alla crescita esponenziale dell’e-commerce dopo la pandemia di Covid, la maggior parte degli acquisti viene ancora oggi effettuata su Internet. Nel 2021 la percentuale di acquisti online settimanali era del 58,4%, e continuerà inevitabilmente ad aumentare. Di conseguenza, il marketing digitale, in particolare l’ottenimento di visibilità attraverso i motori di ricerca e il social media marketing, è essenziali per attirare i potenziali clienti in un mercato sempre più competitivo.

I marketer possono sviluppare profili di clienti accurati e prevedere la domanda di prodotti utilizzando l’intelligenza artificiale, migliorare l’esperienza del cliente, rafforzare così il brand e aumentare le vendite. L’apprendimento automatico identifica le tendenze dei social media e offre linee guida di marketing predittivo per raggiungere gli utenti della piattaforma.

Poi abbiamo la profilazione dei lead: gli algoritmi di IA aiutano le aziende a “vedere” i loro clienti e il loro pubblico, osservando il comportamento online e i contenuti e le piattaforme che trovano coinvolgenti. Le aziende che lavorano con la marketing automation hanno maggiori probabilità di produrre contenuti coerenti sui principali touchpoint di marketing e di posizionare il proprio brand in base alle esigenze dei consumatori.

Un altro esempio è l’intelligenza artificiale applicata alla marketing automation per gli e-commerce: per un’azienda online, il contatto costante con il proprio pubblico di riferimento è la base del proprio successo. Il software di automazione per le campagne email può inviare informazioni a scopo promozionale o per fidelizzare i clienti, oppure come promemoria per i clienti persi o per coloro che hanno abbandonato il carrello.

Le aziende, grazie a queste innovazioni, possono anche incrementare il cross selling e le vendite, offrendo pacchetti o suggerimenti di prodotti basati sul comportamento degli utenti. Infine, il software di marketing automation può essere utilizzato per raccogliere lead per landing page appositamente create.

Un esempio interessante è quello della marketing automation nel settore sanitario: cosa succederebbe se tutti i fornitori di servizi sanitari iniziassero a inviare ai loro pazienti informazioni precise e curate, istruzioni sui medicinali o promemoria per i controlli? Questo uso della tecnologia migliorerebbe enormemente l’esperienza dei pazienti.

La marketing automation nel settore healthcare può aiutare a filtrare i lead, ad ampliare la portata dei messaggi, a migliorare l’introduzione nelle strutture dei pazienti e a far crescere più rapidamente uno studio medico. Altri vantaggi sono: la programmazione delle visite dei pazienti, l’invio di moduli di feedback, il marketing tramite email, sui social media e la pubblicità sui motori di ricerca.

Nel settore dei viaggi, del turismo e dell’ospitalità, invece, potrebbe aiutare a creare soluzioni su misura per i piani di vacanza ideali dei clienti, promuovere il proprio brand e commentare sui social media in risposta alle recensioni dei clienti e ad altre menzioni.

Per concludere, con l’aumento del numero di aziende digitalizzate, si prevede che il mercato globale dell’automazione del marketing raggiungerà quasi 15 miliardi di dollari entro il 2030.
L’intelligenza artificiale ha reimmaginato tutto, dall’ottimizzazione dei contenuti alla generazione di lead e conversioni, fino al coinvolgimento e all’esperienza dei clienti. Non è stato modificato solo il modo in cui le aziende si pongono ai clienti, ma quello in cui le persone acquistano i loro prodotti e servizi.

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