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Prevenire è meglio che curare

Ciao e ben ritrovato su quest’ultimo numero del 2022 del Merenda Monthly.
Come sempre accade, la fine dell’anno è un momento di bilanci e di buoni propositi per il futuro. Anche se un imprenditore deve periodicamente fermarsi e fare il punto della situazione, perché solo così è possibile costruire un’azienda forte e di successo.

Analizzando l’andamento di questo 2022 che si avvia a concludersi, cosa puoi dire del tuo operato? Sei soddisfatto degli obiettivi raggiunti? E quali hai in mente per i prossimi mesi?

Quello appena trascorso e i due precedenti sono stati indubbiamente anni molto complicati, in particolare per gli imprenditori. Dopo la pandemia e la crisi economica, ci si è messa anche la guerra con il conseguente aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.

Negli ultimi mesi stiamo assistendo a un effetto domino per cui decine e decine di aziende, in particolare piccole attività, non riescono a sopravvivere all’aumento dei costi e chiudono baracca e burattini.

I giornali sono pieni di notizie di chiusure di attività per il caro bollette, ma non sempre questa è la causa reale della fine di un’azienda o di un’attività.

Un fallimento non avviene mai solo per fattori esterni. Ma è quasi sempre la conseguenza di una gestione aziendale approssimativa, priva di pianificazione e obiettivi.

Per costruire un’azienda solida e pronta ad affrontare qualunque crisi, anzi a prevenirla, esiste un processo strategico e numerico che ogni imprenditore deve seguire e di cui voglio raccontarti in questo articolo.

Di cosa si tratta? Te lo spiego subito.

Innanzitutto, per evitare che le tasse, le crisi, le pandemie, i competitor e qualunque altro fattore rallenti la corsa della tua attività, devi costituire o ricostituire un’azienda fiscalmente conveniente.

Questo significa tenere in ordine i conti della tua impresa, senza ricorrere a meccanismi pericolosi per risparmiare qualche centesimo sulle tasse. Ma anche evolverti, espanderti e diversificare in modo sicuro, esponendoti così alla minore aliquota fiscale e mettendo al riparo il patrimonio creato.

Inoltre, se hai la possibilità di pagare tutto nei tempi giusti, senza usufruire di deroghe o altri stratagemmi, il mio suggerimento è di farlo sempre. Un’azienda sana si vede anche da questi aspetti. Non aspettare aiuti, non rimandare i pagamenti.

Altra questione: dove ti trovi. Spesso si pensa che sia più facile fare impresa lontano dall’Italia.
Voglio che tu sappia una cosa: che tu sia in Italia o all’estero, a livello di tassazione non cambia moltissimo, perché la pressione fiscale sta aumentando un po’ ovunque.

Quello che devi sapere, invece, è che il sistema governativo, economico e fiscale italiano cerca sempre di agevolare le società di capitali, vale a dire le srl e anche le holding.
Poiché la speranza è quella che agevolando le srl e lasciando l’utile netto delle tasse al 24% e l’Irap al 3,5%, quell’utile venga rimesso nel sistema economico.
Lo Stato vuole che un’azienda cresca, assuma dipendenti, e che a questi vengano versati i contributi Inps e venga versata l’Iva.
Ciò significa che lo Stato agevola l’imprenditore con la I maiuscola, quello serio. Quello che mi auguro tu sia già o voglia diventare.
Se vivi e lavori in Italia, non è vero che non puoi fare impresa. Ma è vero che l’unico modo che hai per fare soldi davvero è costruire una grande azienda.

Ad esempio, per te che sei un imprenditore, dal punto di vista fiscale è importante la velocità di crescita: più aumenti l’utile e più si riduce la percentuale di carico fiscale.
Proprio per questo motivo devi uscire il prima possibile dalla situazione di ditta individuale e passare a srl.

Questo significa che se hai semplicemente una partita Iva devi preparare un business plan, proprio come il nostro CFO, il dott. Alberto Catanzaro, ha spiegato negli articoli dei mesi scorsi.

Prepara un business plan che parta dal marketing per arrivare al conto economico, che a sua volta faccia il rendiconto finanziario e via dicendo, e metti in leva la maggior velocità di crescita possibile. Così facendo, potrai trasformarti in una srl con tutti i vantaggi che questo comporta, anche e soprattutto a livello fiscale.

Attento, però. Perché questa velocità dipende esclusivamente da come fai marketing. In Metodo Merenda ripetiamo sempre come un mantra che l’imprenditore è un esperto di marketing che sa leggere un bilancio.

E questo perché ciò che fa crescere un’azienda è il fatturato che ti viene dato dalla parte commerciale, che a sua volta ti fa portare a casa il fatturato per mezzo del marketing.
Quindi, se il piano marketing, che è quello che ti dà leva, è fatto bene, il fatturato aumenterà. Viceversa sarai sempre indietro.
Molti professionisti hanno paura anche solo di sentir dire “srl”, ma è così che si cresce, che si diventa grandi, che si fa impresa. Anzi, ti dirò di più, questo mese potrebbe essere proprio quello giusto per fare quel passo in avanti.
Non esiste un mese ideale per aprire una srl. Sta solo a te decidere. Se vorrai farlo più in là, a metà anno ad esempio, potrai sfruttare meglio la possibilità di mescolare il trasferimento da una società all’altra.
Quello che però devi metterti in testa è che devi cambiare atteggiamento, mentalità, visione. Se vuoi fare l’imprenditore devi iniziare a ragionare come srl.
Se il tuo utile sarà zero o avrai delle perdite, devi sapere che per effetto delle variazioni in aumento dovrai tirare fuori dei soldi.
Tutto dipende dal tipo di imprenditore che vorresti essere.
Ad esempio, quello che fai è bruciare tutto il profitto che ottieni o lo investi nella tua azienda?
Se la risposta è che bruci tutto, magari per soddisfare i tuoi vizi o fare spese pazze e inutili, non sperare di non avere conseguenze negative. Tantomeno di poter trascorrere il tuo tempo a lamentarti dando la colpa ad altro.
Il profitto va investito in marketing, in innovazione, in nuove assunzioni, in ricerca, in macchinari moderni e in tutto quello che serve per far migliorare la tua azienda.

Ma devi anche tenere da parte un piccolo tesoretto, perché devi ragionevolmente mettere in conto che sul percorso ci sono rischi, ostacoli e imprevisti.
Potrebbero verificarsi eventi che non puoi controllare e ai quali dovrai far fronte. Di certo non puoi chiudere “perché le bollette sono aumentate” o perché “lo Stato non mi aiuta”. Non esiste.
Le crisi vanno previste e affrontate. Per questo devi avere una certa liquidità che ti permetta di non sprofondare al primo ostacolo, alla prima pandemia o alla prima guerra con i tuoi competitor.
Per essere sempre preparato a qualunque genere di crisi o problema, interno o esterno alla tua attività, lascia che ti dica una cosa: studia. Il miglior investimento che tu possa fare è studiare e imparare a conoscere i numeri della tua attività e metterli a servizio del marketing.
Per scoprire come apprendere tutto questo, vai qui

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